Possiamo ancora recuperare al 2 agosto?
Incredibile
sorpresa, nel giorno dedicato alla donna scopro che anche l’uomo ha la sua data
da festeggiare, anzi due!
Festa dell’uomo?
Si, c’è ma non è così famosa come l’8 marzo. Perché?
Se fossi un uomo mi offenderei con il mondo intero: di
fronte alla notorietà dell’8 marzo, il 19 novembre è una data sconosciuta! Ho
la strana impressione che l’uomo si sia accaparrato la superiorità di discutere
della donna e sottaccia opportunamente l’opportunità di discutere dei suoi
diritti e delle sue responsabilità nel quadro della comune condivisione della
società, come se per questo dovesse confessarsi inferioe alla donna.
Il 19 novembre è la data
dedicata! Pensa che è la Giornata
Internazionale dell’Uomo (International
Men’s Day) ed è patrocinata dall’ONU e dall’UNESCO. Dunque
non ha significati ironici né banalmente rivendicativi.
Da quando?
Da quando fu inaugurata in
Trinitad e nello Stato insulare dell’America Centrale caraibica di Tobago, nel 1999.
Da allora è diffusa in
60 stati della terra e si raccontano eventi dedicati in
Australia, Caraibi, Nord America, Asia, Europa, Africa.
Perfino in
India l’associazione per i diritti degli uomini in India, Save Indian Family, sta cercando
visibilità e consensi proprio per affermare i significati sociali e umani che
sono collegati alla figura maschile.
In Italia la Giornata internazionale dell’Uomo è stata
inaugurata nel 2013.
I soliti ritardi culturali?
Eppure Ingeborg
Breines, Responsabile della Direzione per le Donne e la Cultura di
Pace, a nome dell'UNESCO, ha plaudito alla giornata dell’Uomo
dicendo: "Questa è un'ottima idea e darebbe un certo equilibrio tra i sessi."
Era proprio una
discriminazione o lo è ancora? Ufficialmente gode alla pari: l’8 marzo le donne
riflettono sui loro diritti ed il 19 novembre riflettono gli uomini sulle loro
aspettative di vita che, a leggere alcuni dati, sembrerebbero essere inferiori:
l’abbandono scolastico colpisce maggiormente i ragazzi e le conseguenze della
carente educazione sono ipotizzabili nel quadro di occupazione, emarginazione,
salute e disagi, i suicidi per i 2/3 riguardano il sesso maschile, le violenze, almeno 4 su 5 si registrano sugli uomini ed i ragazzi, sono elevatissime.
Eppure l’uguaglianza di genere è vissuta
prioritariamente dal punto di vista femminile. Perché?
Adesso sorridiamo insieme. Navigando sul web ho trovato che il 2 agosto sarebbe la ricorrenza che soprattutto le regioni dell'Italia Settentrionale dedicano all’uomo. Ma io credo che questa data conservi significati anche diversi che enfatizzano, come se ce ne fosse bisogno, il gusto e l’orgoglio maschile per gli attributi. Infatti su Wikipedia si legge:
“In parecchie zone dell’Italia settentrionale, specie nell’arco alpino, il 2 Agosto è considerato la festa dell’uomo. L’origine sembra derivare da una consuetudine dei soldati francesi durante le guerre napoleoniche. Poiché indossavano strette calzamaglie, per una questione di ordine, veniva loro impartito “Le deux a gauche” ovvero “Le due a sinistra” (con riferimento alle palle, ndr)”
Il ripeterlo fuori dai contesti e l’assonanza avrebbe trasformato il comando in deux de aout, due di agosto e l’8 in
orizzontale avrebbe fatto il resto.
No, magari il 2 agosto non faremo gli auguri all’Uomo
ma al maschio!
Dovremo trovargli il fiore simbolo!
Maria Frisella
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